Vino rosso corposo toscano: non solo chianti

La Toscana è famosa per i vini rossi ed i più conosciuti sono il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Nobile di Montepulciano e gli emergenti vini di Bolgheri: tutti vini di grandissima qualità. 

Ma ci sono tantissimi altri vini rossi straordinari che vengono dal territorio toscano e che sono diversissimi tra loro, poiché dal mare alla montagna in una sola regione cambiano le altitudini, i terreni e i microclimi.

In questo articolo:

  1. Vini diversi per terreni diversi: una panoramica
  2. Vino rosso corposo toscano: cosa vuol dire?
  3. La mia classifica del vino rosso corposo toscano

Vini diversi per terreni diversi: una panoramica

Le varie tipologie di vitigno (e i vini che ne derivano) sono molto influenzate dal tipo di terreno in cui sorgono, che può presentare diverse caratteristiche morfologiche:

Terreni sabbiosi

Questi vini tenderanno ad avere poco colore, struttura leggera, buona acidità, bassa longevità.

Ti faccio qualche esempio: il Nalboni Isola dei Nuraghi IGT del Golfo dell’Asinara in Gallura, un grande vino dai sentori di frutti di bosco, piacevolmente amaro, adatto alle carni rosse. 

Terreni ricchi di tufo

Da questi terreni si hanno vini più marcati e intensi di colore, minerali, con un corpo più robusto ed gusto levigato. 

Terreni argillosi, sono più idonei alla coltivazione di uve a bacca nera.

I vini tenderanno ad avere pigmentazioni molto intense, sensazioni olfattive complesse, ricchezza in alcol, morbidezza, longevità. Ad esempio Petrucci Anfiteatro DOC D’Orcia Bilogico Podere Forte, vino rosso rubino brillante, naso intenso di ciliegia e lampone, con un finale minerale.

Terreni calcarei che producono vini alcolici con grandi sapori e grandi profumi.

Un esempio per tutti, Il Poggio Monsanto.

Terreni calcareo-argillosi

Sono diffusi nella maggior parte delle nostre regioni e danno vini di grande qualità.

È da segnalare anche il “galestro” (tipologia di roccia che tende a sfaldarsi in lastre sottili), che dà anche il nome a un vino – questa volta bianco – che nasce proprio su questo tipo di terreno.

Il vino che ne risulta ha grande mineralità e freschezza, come per esempio il Santa Cristina Capsula Viola, dal colore giallo paglierino e riflessi verdolini, profumi di mela verde e banana, ottimo come aperitivo o da abbinare agli antipasti o a piatti vegetariani.

Vino rosso corposo toscano: cosa vuol dire?

Questa caratteristica viene attribuita la vino quando è caratterizzato da equilibrio e da una buona struttura, segno di una ottimale maturazione. 

Eccone tutti gli elementi: acidità, tannini, zuccheri, sali e alcol sono abbondanti ed equilibrati e conferiscono in bocca una sensazione di pienezza. È proprio al palato che questi vini danno il loro meglio, mostrano tutta la loro potenza e capacità di affrontare il tempo come ne è un esempio i giovani Brunello o Amarone, che lo  accarezzano con tannini morbidi e vellutati. 

La mia classifica del vino rosso corposo toscano

In questi ultimi anni con una cultura del settore completamente diversa dal passato e più evoluta sia in vigna che in cantina si sono sviluppate delle zone che sono diventate a vocazione vinicola con ottimi risultati.

Ecco quindi un mia classifica personale dei migliori vini rossi che sostengono bene questa caratteristica, provali, non te ne pentirai.

1- Morellino di Scansano

Ne è un esempio il Morellino di Scansano con vini rossi composti per almeno l’85 % da Sangiovese, con i vigneti situati nella parte costiera più a sud della regione, tra le valli del fiume Ombrone e del fiume Albegna: la Maremma Toscana.

2 – Montecucco

Altra zona oggi vocata è il Montecucco ai confini nord orientali della provincia di Grosseto, tra le DOCG del Brunello di Montalcino e del Morellino di Scansano, in un territorio vocato alla produzione di Sangiovese o gli ottimi Vini di Cortona diventati famosi per il Syrah.

3 – Carmignano

Infine, altra realtà importante per i vini rossi toscani, una volta conosciuta più per il vin santo, è Carmignano, con i terreni collinari dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano o il Valdarno di Sopra, la piana tra Arezzo e i colli fiorentini territorio storicamente famoso per il vino in quanto citato insieme a Chianti, Pomino e Carmignano, dal Granduca di Toscana Cosimo III nel 1716 come  aree in cui era garantita la produzione di vini di qualità.

In definitiva la Toscana è legata in ogni angolo alla produzione di questo nettare che ne delinea il panorama e la rende una regione unica al mondo, la arricchisce con i suoi profumi e ne detta ritmo e tempi anche della popolazione contribuendo in maniera importante a renderla un lembo di Paradiso dove tutti vorrebbero vivere.

E in tutto questo, la varietà dei terreni e le differenze climatiche contribuiscono a rendere ogni bottiglia unica nel suo genere!