Frittelline di castagne e non solo…

frittellinecastagneLe frittelle di castagne sono uno sfizioso dolce invernale molto semplice da preparare, una vecchia ricetta del ristorante La Capannina dell’Abetone riporta “Acqua, farina di castagne, poco sale, una punta di bicarbonato. L’amalgama deve essere piuttosto liquido. Friggerle in padella con olio bollente. Dose: un cucchiaio per ciascuna. Girarle. Toglierle quando imbruniscono. Se le usate per il dessert cospargetele di zucchero a velo o miele. Se le impiegate come stuzzichini, avvolgetele con fette sottili di pancetta di maiale e scaldatele nel forno” Nella montagna pistoiese le chiamano anche “migliaccini”. In Toscana ci sono diverse provenienze per la farina di castagne tipo: farina di castagne carpinese, farina dolce d’antona o quella del Pratomagno, dell’Amiata, della Lunigiana DOP, Farina di Neccio della Garfagnana DOP, di Prato, del Pistoiese o di Montieri.

Altra specialità a base di farina di castagne sono i necci  che sono cotti in appositi cerchi di pietra o di metallo ed assomigliano a crepes di colore marrone, possono essere mangiati con ricotta o cotti assieme a salsiccia o pancetta. Il castagnaccio che  va cotto in forno, alla base con acqua e sale vanno aggiunti pinoli (o noci), uva passa, rosmarino e buccia di arance (utilizzata in Garfagnana e dintorni). La polenta dolce si fa con lo stesso procedimento della più tipica polenta di mais ed ha una consistenza più morbida. Si racconta che Garibaldi con il suo esercito, durante il suo passaggio sulla Montagna Pistoiese, fu sfamato proprio con polenta di castagne. Infine la pattona, tipica della Lunigiana, è forse la ricetta più originale tra quelle che hanno come principale ingrediente la farina di castagne, si prepara cuocendo nel forno a legna un impasto di farina di castagne, acqua e sale; l’impasto deve essere posto su un letto di foglie di castagno e ricoperto con le stesse.