Brunello di Montalcino, eccellenza del vino di Toscana
Il Brunello di Montalcino, alfiere del vino di Toscana, è uno dei prodotti italiani più importanti e quotati dalle aste di tutto il mondo. La zona di produzione, delimitata dai fiumi Ombrone, Asso e Orcia, è rappresentata da un comprensorio di 24.000 ettari, dei quali solo il 15% è occupato dai vigneti (dai 120 ai 650 metri sul mare).
Il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino è nato nel 1967. Brunello è il nome che veniva dato localmente a quella che era stimata una specie di grappoli a sè. Nel 1879 la Commissione Ampelografica Provinciale di Siena determinò che il Sangiovese e il Brunello erano espressione della stessa varietà. Fu così che a Montalcino l’appellativo “Brunello” prese a significare il prodotto in purezza monovitigno.
Il Brunello di Montalcino richiede lunghi periodi di invecchiamento prima di venire commercializzato. Devono, infatti, trascorrere cinque anni dalle vendemmie , lasso temporale nel quale il vino deve essere sottoposto a un affinamento di due anni in botti di rovere, e al riposo nelle bottiglie successivo per un tempo non inferiore ad altri quattro mesi. La qualifica di “Riserva” viene assegnata a quei vini che hanno riposato per almeno sei anni dopo la vendemmia e che, successivamente ai canonici due anni in contenitori di rovere, sono stati affinati in bottiglia per un semestre.
Il Brunello di Montalcino è un vino limpido, brillante, di colore granato vivace. Ha profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. Si riconoscono sentori di sottobosco, legno aromatico, piccoli frutti, leggera vaniglia e confettura composita. Al gusto questo vino di Toscana ha corpo elegante ed armonico, nerbo e razza, è asciutto con lunga persistenza aromatica.
Per le sue caratteristiche, il Brunello di Montalcino sopporta prolungati invecchiamenti (di durata variabile a seconda dell’annata).
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