Talamone: storia, mare e natura

Oggi con Toscana My Love vi portiamo alla scoperta di Talamone, un delizioso borgo marinaro situato su un piccolo promontorio non lontano da Capalbio e Orbetello, che si affaccia sul golfo dell’Argentario ed ha alle sue spalle il Parco Naturale della Maremma; caratterizzato da uno splendido castello di origine medioevale, famoso per aver permesso a Garibaldi e ai suoi Mille di armarsi prima dello sbarco in Sicilia.

I primi uomini si stabilirono a Talamone già nell’era preistorica, poi vi abitarono gli etruschi e ne fecero un importante porto commerciale come testimoniano vari ritrovamenti.

Da Talamone, guardando verso la costa noterete un piccolo promontorio montuoso: il Talamonaccio, sulla vetta si trova una torre costiera, anch’essa faceva parte dello Stato dei Presidi, qui merita una visita alle rovine del Tempio Etrusco di Talamonaccio da cui proviene lo splendido Frontone di Talamone rappresentante il mito dei Sette contro Tebe, che potrete vedere esposto a Orbetello.

La leggenda vuole che il nome di Talamone derivi dall’eroe greco Telamone. Si dice che Telamone sia atterrato qui sulla via del ritorno dalla Calabria ed è sepolto proprio sotto la Rocca.

Ma Talamone è stato soprattutto il porto di Siena, furono i Noveschi nel 1303 ad acquistare per 900 fiorini d’oro Talalamone dall’abate del monastero di San Salvatore, frate Ranieri, occupati però militarmente dai conti Aldobrandeschi di Santa Fiora. Siena aveva fortemente voluto uno sbocco sul mare per incrementare i suoi commerci e sviluppare negli anni successi il sistema bancario.

Anche Dante però nel XIII canto del Purgatorio prende in giro i senesi alludendo alle grandi speranze e le ingenti somme che Siena ripose nell’acquisto di Talamone paragonandoli agli infruttuosi investimenti fatti per ricercare la leggendaria Diana, fiume sotterraneo che si credeva scorresse nel sottosuolo di Siena.

“Tu li Vedrai tra quella gente vana che spera in Talamone, e perderagli più speranza ch’a trovar la Diana; ma più vi perderanno li ammiragli”

Talamone si ritrova anche nell’affresco Effetti del Buon Governo in città, presente nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena, è ancora visibile l’inizio della scritta “Talamone”, troncata nella parte terminale. Ambrogio Lorenzetti aveva infatti disegnato nel 1339 la Campagna Senese fino al mare, che allora nel contado di Siena voleva dire l’avamposto di Talamone. 

Infine Talamone è gemellato con la Contrada dell’Onda, le origini della Contrada derivano infatti dall’aggregazione dei popoli delle antiche compagnie militari senesi di Casato di Sotto e di San Salvadore avvenuta nel XV secolo, incaricate del presidio del litorale della Repubblica di Siena, il cui porto principale era la cittadina di Talamone.

Per quanto riguarda l’affaccio sul mare della Toscana, la prevalenza di scoglio si sostituisce alle spiagge proseguendo in direzione di Albinia. Talamone è un’apprezzata località balneare e la sua baia è l’ideale per gli sport velici: i colori dei windsurf, dei kitesurf e delle barche a vela, sono parte integrante di queste acque.

La spiaggia situata sotto la fortezza è un vero gioiello, si lascia l’auto e si scende lungo una stradina fino a raggiungere lo storico stabilimento balneare denominato Bagno delle Donne, belle anche le spiagge della fertilia e la spiaggia del Cannone!

Talamone è un mare ricco di storia, salsedine, iodio, sole, scoglio che ha un sapore tutto suo, un luogo magico che ti lascia una sensazione di benessere e dove appena ripartiti non si vede l’ora di tornare.