5 curiosità sul Chianti

Ogni volta è sempre la stessa storia: Oh Federico ma il vero Chianti da dove comincia? Ma cos’è il Chianti Classico? Che vuol dire Gallo Nero? Etc etc… Sapete che vi dico? Ora faccio un video riassuntivo di tutte le curiosità sul Chianti così la prossima volta che sono a cena e qualcuno parte con le solite domande gli do il telefono e gli dico: “guardati sto video e fammi bere tranquillo!”.

1: Quali sono i confini del Chianti Classico?

Le “Capitali” del Chianti sono le città di Firenze e Siena e il suo territorio si estende proprio a cavallo tra le due province. 70.000 ettari che comprendono per intero i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano in Val di Pesa…

Qualche numero sui magnifici otto: i comuni classici coprono 71.800 ettari di terreno, 10.000 ettari risultano coltivati a vite, 7.200 ettari sono iscritti all’interno dell’albo del Chianti Classico, circa 38 milioni di bottiglie vengono prodotte dai produttori, 480 aziende socie fanno parte del Consorzio del Chianti.

2: Che cosa è il Chianti Classico?

Ecco svelato l’arcano: il Chianti Classico è un vino prodotto solo in un determinato territorio e secondo un rigoroso disciplinare che a oggi prevede: la presenza del Sangiovese in una percentuale che va da un minimo di 80 alla realizzazione “in purezza”. Oltre al Sangiovese possono essere presenti fino a un massimo del 20% di altre uve a bacca rossa autorizzate, autoctone come il Canaiolo e il Colorino o internazionali come il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Syrah etc etc. A partire dalla vendemmia 2006 non possono più essere utilizzate le due uve a bacca bianca, il Trebbiano e la Malvasia, il cui impiego era precedentemente consentito fino a un massimo del 6%.

3: Quando nasce il vino Chianti?

La data famosa è il 1716! Il territorio del Chianti all’epoca stava acquisendo un certo prestigio così il Granduca di Toscana Cosimo III decise di tutelarne il nome, fissando in un bando i confini della zona di produzione. Il bando del 1716 rappresenta il primo documento legale nella storia che istituisce la delimitazione di un’area viticola di produzione. È di fatto il primo esempio di DOC ante litteram. Da allora il Chianti vide crescere sempre di più la sua fama, al punto che due secoli dopo i suoi produttori decisero di unirsi, nel 1924 a Radda in Chianti, nel primo Consorzio Vitivinicolo d’Italia. l simbolo scelto fin da subito fu il Gallo Nero, storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, riprodotto fra l’altro dal Vasari sul soffitto del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio.

4: Come mai il simbolo del Gallo Nero?

La leggenda narra che nel Medioevo Firenze e Siena, ormai esauste dalle continue lotte per il possesso del territorio chiantigiano, decisero di risolvere la questione con una singolar tenzone particolarmente curiosa. Le due città avrebbero scelto due cavalieri e questi, in una data prefissata, si sarebbero messi al galoppo in direzioni opposte verso la città rivale: il nuovo confine tra i comuni sarebbe stato fissato nel punto d’incontro dei due. In teoria l’idea, era quella di dividersi il territorio più o meno al 50%: partendo all’incirca alla stessa ora e incrociandosi a metà strada. Ma le cose andarono diversamente poiché i senesi scelsero un gallo bianco che, ben nutrito, si svegliò con tutta calma, mentre i fiorentini scelsero un gallo nero tenuto a digiuno che, a causa dei morsi della fame, cominciò a strillare ben prima dell’alba. Il cavaliere gigliato partì quindi prestissimo e percorse molta più strada del rivale, incontrando il cavaliere senese nel castello di Fonterutoli, a Castellina in Chianti, a pochi chilometri da Siena.

5 Quali sono le caratteristiche del vino chianti?

Un vero Chianti in linguaggio tecnico si descrive più o meno così: un vino limpido, di color rubino con riflessi granata, odore floreale di mammole e giaggiolo con sentore di frutti rossi. Sapore armonico e asciutto, sapido, con buona tannicità che si affina col tempo verso il morbido vellutato. Gradazione minima 12,00%. Invecchiamento minimo: 11 mesi. Detto in italiano il Chianti è un vino leggero, fresco, non troppo corposo e adatto a molte pietanze!

Ma soprattutto, detta ancora meglio, solitamente è molto ma molto buono! Quindi cin cin e beviamoci su…