Piombino: la piccola Parigi di Napoleone

Oggi Toscana My Love vi accompagnerà alla scoperta di quella che fu la patria etrusca della matallurgia, prima Signoria e poi Principato questa cittadina fu definita da Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, “la mia piccola Parigi”. Oggi, signore e signori, andiamo a Piombino!

Il nome Plumbinum compare la prima volta in un documento del 1115, e sembra ormai acclarato che il nome Piombino derivi da Populino, cioè piccola Populonia. Infatti Populonia, dove faremo una capatina, fu la città portuale più importante della Dedacopoli Etrusca e fu profondamente legata alla nascita di Piombino.

La città vanta un passato glorioso: ospitò Niccolò Machiavelli in qualità di consulente strategico, Machiavelli invitò persino Leonardo da Vinci per studiare in modo ottimale le difese cittadine e progettare la cinta muraria. Leonardo fece molti studi sulla città e il castello, dando vita a progetti mai realizzati, questi manoscritti sono conservati ancora oggi nella Biblioteca Nazionale di Madrid. 

Agli inizi del 1800 Piombino fu assegnata da Napoleone a sua sorella Elisa Bonaparte Baciocchi, che divenne così reggente del Principato di Lucca e Piombino. Nel periodo del suo regno la città visse un periodo di grande splendore. Nei secoli Piombino è stata dotata di diverse strutture fortificate come ad esempio il Torrione del 1200, antica porta di accesso alla Città. Nel 1447 fu invece costruito il Rivellino, una poderosa struttura semicircolare accanto al Torrione. La più importante struttura difensiva della città è però il Castello, edificato nel XII secolo e noto come il “Cassero Pisano”: il Castello fu ritoccato una prima volta da Leonardo da Vinci e successivamente, al tempo di Cosimo I de’ Medici, fu ancora rafforzato e prese il nome di “Fortezza Medicea”.

Altra struttura architettonica particolare a Piombino è il Palazzo Comunale che fu eretto nel 1444 quando il Consiglio degli Anziani Piombinesi decise di spostare la propria sede dal “Palazzaccio“, un edificio ormai scomparso. Un bellissimo monumento piombinese sono poi le Fonti di Marina, realizzate nel 1248 e forse opera giovanile di Nicola Pisano: si trovano in prossimità del Porto Antico di Piombino e al di fuori della Porta a Mare, di cui oggi non rimane traccia. L’unica testimonianza di architettura duecentesca rimasta è infine la “Casa delle Bifore”, sede dell’Archivio Storico della città.

A Piombino c’è uno spettacolare “balcone naturale” con vista sull’arcipelago toscano che è Piazza Bovio. Costruita su un suggestivo sperone roccioso dal quale si può godere della splendida vista sull’isola d’Elba, che da qui dista solamente 10 km. Nelle giornate più limpide si riescono a scorgere persino l’isola di Montecristo, l’sola del Giglio, l’isola di Capraia e anche la Corsica.

Nei dintorni di Piombino si trovano alcune tra le più belle spiagge della Toscana, una di queste è sicuramente Baratti: un piccolo angolo di paradiso incontaminato, celebre, un tempo, per la lavorazione del ferro. Baratti è un piccolo e meraviglioso golfo dalle acque calde e cristalline che si insinua tra il Mar Tirreno e il Mar Ligure. Famosa è la sua sabbia nero-argentea che brilla sotto i raggi del sole, protetta dai caratteristici pini secolari.

Sul promontorio del golfo si trova Populonia, fortificazione del XV secolo ad opera dei Signori di Piombino, gli Appiani. Ancora oggi il simbolo degli Appiani, il dragone, è visibile sopra l’ingresso del borgo. Populonia fu un antico insediamento etrusco, Fufluna (da Fufluns, dio etrusco del vino), l’unica città etrusca sorta lungo la costa. Nel VI secolo a.C.  questo centro visse il suo periodo di massimo splendore, arrivando ad ospitare molte migliaia di abitanti, con un’acropoli, una necropoli e diversi quartieri portuali ed industriali.

Piombino non è solamente un luogo di transito prima di prendere il traghetto per le isole, al contrario merita una sosta romantica tra calette, torri medioevali, viuzze lastricate e reperti storici antichissimi.

Piombino conserva tutto il fascino mozzafiato di una storica città portuale, i secoli qui sembrano trascorsi tutto d’un fiato e la storia sembra ancora riecheggiare: passeggiando nella splendida Piazza Bovio ci perdiamo con lo sguardo verso il mare, immaginandoci poeticamente un’epoca di vascelli, pirati, scaltri mercanti, e marinai in cerca di ebbrezze notturne…