Asciano e i suoi cavalieri

La presenza dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Asciano era già emersa in passato e ne avevano accennato gli eruditi senesi e toscani già a partire dal Settecento, ma nessuno aveva fino ad oggi approfondito il tema.

Quello che si sapeva era decisamente poco e si limitava a pochissimi documenti tra i quali quello che testimoniava un ospedale di San Giovanni Gerosolimitano attivo in Asciano fin dal 1302.

La mia recente ricerca, che si è avvalsa del materiale accumulato negli anni riguardo all’Ordine sopra citato ed alle sue dipendenze toscane, ha poi incontrato la vastissima documentazione depositata nell’Archivio di Stato di Firenze tanto da ritenere opportuno pubblicare un volume molto interessante, ricco di documenti ed immagini.

Una presenza assai radicata in questo luogo dove gli spedalieri ebbero per circa sei secoli la loro precettoria, detta “magione” o “tenimento”. Essa era collocata proprio al centro del paese presso la chiesa di San Bernardino che anticamente era intitolata a San Giovanni Battista ed era di notevoli dimensioni. Tra i beni di loro proprietà un mulino appena fuori delle mura ascianesi, detto ancora oggi “della Commenda”, ma anche quattro poderi di cui tre esistono ancora oggi, nella campagna circostante.

La ricerca ha avuto esito positivo anche nell’individuare in modo preciso alcune botteghe che appartenevano all’Ordine, situate nei pressi della Torre dell’Orologio e che troviamo ben descritte e disegnate negli inventari detti Cabrei, ma anche alcune case (cinque per la precisione), tutte lungo l’attuale Corso di Asciano escluso una che si affaccia sull’attuale via Cassioli, anticamente detta “la strada dritta” o anche “la via del ghetto”.

Questo studio, durato alcuni anni, ha anche permesso di reperire moltissime informazioni sulla vita sociale, politica ed economica di Asciano e del territorio circostante e tutto ciò che inevitabilmente ha incrociato la storia di questa magione con quella del borgo che la ospitava.

Naturalmente l’Ordine di San Giovanni aveva le sue peculiarità, tra le quali spiccava senza dubbio la protezione del Papa e l’esenzione di molte tasse, ma nonostante queste differenze, i vari precettori di Asciano erano ben inseriti nella società del tempo tanto ed erano al vertice di un ente economico riconosciuto, apprezzato e temuto.

Il loro insediamento in Asciano durò ininterrottamente dalla fine del XIII secolo alla fine del XVIII quando, dopo le confische napoleoniche, tutte queste proprietà furono vendute alla famiglia Bargagli e poi disperse tra vari nuovi proprietari.

Tra tutte le precettorie gerosolimitane senesi quella di Asciano fu tra le più grandi e ricche (superata solo da Siena e Grosseto) e questo ci porta a credere che agli inizi del Trecento essa abbia ereditato i beni di un altro Ordine presente in Asciano. L’esperienza porterebbe a credere che fosse quello templare, come accadde per altre magioni della zona, ma non ci sono documenti al riguardo, mentre è ormai ben documentata nel borgo la presenza di un altro Ordine: quello Teutonico.

La definizione poi di “magione”, con la quale a partire dal Quattrocento viene definito il “tenimento” degli Ospedalieri di San Giovanni di Asciano, ci conferma come una fusione tra i beni gerosolimitani e quelli di uno degli altri due ordini sia avvenuta. Infatti, questo vocabolo, che deriva dalle antiche stazioni romane (mansio o mansionis), non era in uso tra i cavalieri di quest’Ordine, mentre lo era tra i templari e i teutonici.

Ai dati che avevo già raccolto sulla precettoria di Asciano dal XIII al XV secolo, si sono poi aggiunti quelli provenienti da vari fondi presenti in alcune biblioteche ed archivi toscani, come l’Archivio di Stato di Firenze, di Siena, di Lucca, di Pisa, di Grosseto, quello Arcivescovile di Siena e la Biblioteca di Malta. Questi volumi hanno permesso di aggiungere a quanto precedentemente individuato una quantità di dati incredibili e impensabili.

Soprattutto dagli inventari, detti Cabrei, che venivano redatti ogni 25 anni circa, si può ricostruire la storia di quest’Ordine e delle sue proprietà in Asciano dal 1585 al 1780, con annessi disegni (piante e alzate) in ottimo stato di conservazione.

Insieme ai Cabrei inoltre, sono stati rinvenuti manoscritti altrettanto importanti come i “Libri dei Ricordi”, i quaderni di “Entrate e Uscite”, i “libri Miglioramenti”, che risultano complementari ai precedenti e colmano spesso il vuoto di dati tra un Cabreo e l’altro.

Questa ricerca è stata trasformata in un libro dal titolo “Una presenza secolare: l’Ordine Ospedaliero di San Giovanni Battista di Gerusalemme, di Rodi, di Malta ad Asciano, da Fra Grazia di Guittone a Fra Federigo Spadafora” che sarà presentato ad Asciano il prossimo sabato 13 novembre nella chiesa di S. Agostino. Con l’occasione saranno esposte anche alcune immagini provenienti dai Cabrei.

La cerimonia è pubblica ed aperta a tutti, salvo il rispetto delle le norme anti Covid.